Dire Agenzia di stampa nazionale intervista Luzzago
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L’idea per San Valentino?

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L’idea per San Valentino? “Regalare un’auto d’epoca”: l’invito dei Luzzago di Brescia

I consigli degli esperti nella compravendita e intermediazione di auto storiche e da collezione

Pubblicato:14-02-2025 12:59
Ultimo aggiornamento:14-02-2025 12:59

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 RONCADELLE (BRESCIA) – Un’auto d’epoca come regalo. Per San Valentino, ma anche in altre occasioni importanti. È la proposta dei Luzzago di Brescia, noti rivenditori di auto d’epoca. Sull’onda della festa degli innamorati, è un buon modo per celebrare la propria metà, che sia uomo o donna. Un mercato, quello dei veicoli storici, che sta attraversando una fase particolare: “Sono cicli, fino a 3 anni fa sicuramente c’è stata l’impennata, ora vale e compra il vero appassionato”. A parlare è Valerio Luzzago, fondatore di Luzzago 1975 srl, nel mondo una delle principali realtà del settore. Con i figli Ottavio e Nicolò gestisce l’azienda bresciana che, tra le poche al mondo, è specializzata nella compravendita ed intermediazione di auto storiche e da collezione.

IL MERCATO TRA DIVERSE GENERAZIONI DI ACQUIRENTI E LA CONCORRENZA DELLE ASTE ON-LINE

Le motivazioni di un mercato incerto sono, secondo il pioniere del commercio italiano di auto da collezione, soprattutto tre. La prima: “I collezionisti tradizionali, che oggi hanno oltre 50-60 anni, desiderano il meglio. Le ricerche, per trovare il meglio, il pezzo ricercato, sono sempre complesse, ma è il nostro lavoro e sappiamo il fatto nostro”. Le generazioni più giovani agiscono in modo diverso rispetto ai padri: “Prediligono un unico pezzo da collezione, ma da utilizzare quotidianamente, e non vogliono gestire o preoccuparsi di rarità”. I ‘pezzi forti’, in questo caso, sono gli evergreen di mercato: Porsche e Ferrari. “Questi due marchi non conoscono crisi e concentrano la maggior parte delle attenzioni da tutto il mondo”.


A livello internazionale, poi, ci sono evoluzioni anche nella tipologia di clientela. Luzzago, per esempio, ha registrato una flessione dei clienti tedeschi. “La Germania- spiega Valerio, ed è la seconda ragione del mancato boom- da qualche anno sta vivendo una crisi economica, e ciò si riflette anche sulla nostra clientela più affezionata. Si compra meno, si vende come non mai, ma il mercato tedesco è assente e l’Italia dovrebbe approfittarne”.


Infine, a cambiare le regole del gioco ci sono però le aste, che stanno riscuotendo grandi attenzioni rispetto ai canali tradizionali. Ed ecco la terza motivazione. “Le grandi e storiche case d’asta hanno da sempre una loro quota di mercato. Ultimamente però vanno per la maggiore quelle online, e sono molto agguerrite: c’è chi preferisce comprare un’auto d’epoca senza poterla toccare, guidare, ammirare dal vivo. Si accontentano di foto e video e scommettono sull’imprevisto. È difficile competere con i prezzi praticati nelle aste online: stanno mettendo in difficoltà i venditori tradizionali, che sono sempre esperti con molta, molta esperienza”.
Queste le tendenze ma una auto d’epoca vale un San Valentino, in ricordo, per sempre.