La Simca affonda le sue radici nei primi anni del Novecento: nel 1907 la Fiat, all'epoca già una potente realtà industriale, avviò l'esportazione dei suoi modelli in Francia. L'importatore nel paese transalpino fu Ernest Loste, che procedette così alla diffusione dei modelli italiani in territorio francese. Durante gli anni venti del secolo scorso, la Fiat decise di presenziare in maniera più diretta alla commercializzazione dei suoi modelli in Francia. A tale scopo il 13 agosto 1926 fu fondata la SAFAF (Société Anonyme Française des Automobiles Fiat), con sede a Parigi. Come presidente della nuova azienda nell'orbita Fiat fu nominato lo stesso Ernest Loste incaricato fino a quel momento dell'importazione. La direzione fu invece affidata ad un giovane italiano, già da qualche anno inviato anch'esso dalla Fiat in Francia, sempre per occuparsi della vendita dei modelli importati. Questo giovane, all'epoca ventottenne, fu Enrico Teodoro Pigozzi, futuro patron della Simca. Con il nuovo assetto, la Fiat raggiunse un regime di vendite consistente e regolare nei primi anni.
Ma in seguito al crollo della Borsa di Wall Street e all'avvento della Grande depressione, tutto ciò ebbe un brusco rallentamento e per favorire i rispettivi mercati interni, tutti i Paesi imposero un regime di protezionismo penalizzando le importazioni. Ciò valse anche in Francia, dove la SAFAF si trovò in gravi difficoltà: per questo motivo la Fiat decise di produrre le sue vetture in loco, inviando oltralpe solo i componenti che sarebbero stati successivamente assemblati. Fece evolvere la SAFAF come stabilimento per la produzione di vetture Fiat, oltre che per la loro vendita: il 10 aprile 1932 la SAFAF, pur mantenendo l'acronimo originario, cambiò ragione sociale in Société Anonyme Française pour la fabrication en France des automobiles Fiat. Così configurata, la SAFAF poté raggiungere una posizione di relativa tranquillità nonostante il periodo nero per l'industria automobilistica e non solo.
Dalle sue linee di montaggio uscì principalmente la Simca-Fiat 6CV, clone della "nostra" Fiat 508 Balilla. La 6CV riscosse un buon successo di vendite grazie al prezzo concorrenziale ed all'ampia gamma di versioni che andavano dalla normale berlina a due porte fino alla roadster. Tuttavia dopo un paio di anni si decise anche di diversificare la gamma della Fiat France, perciò nell'estate del 1934 fu avviata anche la produzione della Simca-Fiat 11CV, vale a dire la Fiat Ardita destinata al mercato francese.
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 Deutsche Fassung Alfa Romeo
Alfa Romeo  Alpina
Alpina  Amilcar
Amilcar  Aston Martin
Aston Martin  ATL Autotecnica del Lario
ATL Autotecnica del Lario  Audi
Audi  Austin
Austin  Austin-Healey
Austin-Healey .png) Bentley
Bentley  BMW
BMW  Cadillac
Cadillac  Chevrolet
Chevrolet  Citroën
Citroën  Daimler
Daimler  DKW
DKW  Ferrari
Ferrari  Fiat
Fiat  Ford
Ford  Geko
Geko .svg.png) Honda
Honda  Innocenti
Innocenti .png) Jaguar
Jaguar .png) Lancia
Lancia  Land Rover
Land Rover  Lotus
Lotus  Maserati
Maserati  Matra Sports
Matra Sports  Mercedes-Benz
Mercedes-Benz  MG
MG .svg.png) Mini
Mini  Mitsubishi
Mitsubishi .png) Morgan
Morgan  Morris
Morris  Nash Healey
Nash Healey  NSU
NSU  Peugeot
Peugeot  Porsche
Porsche  Renault
Renault  Rolls-Royce
Rolls-Royce  Siata
Siata  Simca
Simca .png) Studebaker
Studebaker  Subaru
Subaru  Sunbeam
Sunbeam  Toyota
Toyota  Triumph
Triumph  Volkswagen
Volkswagen  Benelli
Benelli .svg.png) Honda
Honda  Kawasaki
Kawasaki  Moto Guzzi
Moto Guzzi .png) NSU
NSU  Ossa
Ossa  Polaris
Polaris  Royal Enfield
Royal Enfield  Suzuki
Suzuki  SWM
SWM  Yamaha
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