ASA GT 1000 (1 of 120) - 1964
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Descrizione
Delle pochissime unità costruite forse questa è una delle migliori conservate riportate alla luce.
L'auto da noi proposta infatti è appartenuta solamente a due proprietari, il primo intestatario nel 1964 ed il secondo nel 1974 fino ad oggi.
L'auto è stata conservata mantenuta in modo impeccabile in tutti questi anni.
Possiede targhe nere e libretto di prima immatricolazione avente provincia Milano.
Altra documentazione rarissima giunta a noi è il libretto di uso manutenzione e tagliandi originale della vettura oltre al libro catalogo ricambi.
L'ASA possiede inoltre certificato omologazione ASI oro.
Storia del modello e curiosità
La 1000 GT venne sviluppata dagli ingegneri Ferrari alla fine degli anni cinquanta come alternativa meno costosa e compatta alle Ferrari Gran Turismo dell'epoca. ASA utilizzava motori a quattro e sei cilindri in linea derivati dal motore "250" V12 da 3 litri progettato da Gioacchino Colombo. Il telaio è stato sviluppato da Giotto Bizzarrini e derivato dal telaio tubolare della Ferrari 250 GTO.
Il prototipo che sarebbe poi diventato la ASA 1000 GT fu presentato per la prima volta dalla Carrozzeria Bertone al salone di Ginevra 1961 con il nome di "Mille".
Dopo il debutto alla fine, Enzo Ferrari decise di non vendere la nuova auto con il marchio Ferrari e affidò la produzione a un suo amico, Oronzio de Nora. L'auto fu fabbricata a Milano da una società di nuova costituzione chiamata ASA (di proprietà del gruppo elettrochimico De Nora) dal 1964 al 1969. Il modello 1000 GT fu presentato ufficialmente nel 1962, ma causa di difficoltà produttive, venne costruita in serie dal 1964.
Lo sbocco produttivo venne risolto dalla proposta di Oronzio De Nora, un industriale milanese del settore elettrochimico che, su pressione del figlio Niccolò, era intenzionato a entrare nel campo automobilistico. Allo scopo venne costituita la società ASA, presieduta da Niccolò De Nora e con sede a Lambrate, allora periferia industriale di Milano, in adiacenza agli stabilimenti De Nora.
Alla carenza tecnico-strutturale della neonata ASA, sopperiva la Ferrari con la fornitura di telai e motori e la Bertone per il corpo vettura e per l'assemblaggio finale. La cessione del progetto prevedeva che il marchio Ferrari non dovesse apparire su alcuna parte della vettura, ma per il pubblico degli appassionati divenne immediatamente nota come la Ferrarina.
La produzione della nuova coupé, annunciata nel 1962, ebbe effettivamente inizio nel 1963 presso gli stabilimenti della Bertone e distribuita utilizzando la rete commerciale della Ferrari.
Al Salone di Ginevra del 1963 venne presentata la versione spider, sempre realizzata dalla Bertone, ma dotata di una carrozzeria in plastica.
Nonostante le prestazioni e l'elevato contenuto tecnologico, la 1000 GT non ebbe la fortuna che avrebbe meritato, forse a causa dell'assenza di un marchio dal prestigio sportivo, unita a un prezzo vendita (₤ 2.520.000 nel 1965, sia per la coupé che per la spider) non proprio competitivo.
Anche l'intervento di Luigi Chinetti, ex pilota e concessionario Ferrari per gli Stati Uniti, che reclamizzò la vettura facendone intendere chiaramente la nobile genesi, non sortì apprezzabili risultati.
Quando l'ASA venne posta in liquidazione, nel 1967, erano stati prodotti solamente un centinaio di coupé, oltre ad una ventina di esemplari spider e versioni speciali.
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Dati tecnici
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Condizioni di vendita
Pratiche automobilistiche
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