Lancia Fulvia Sport Zagato 1600 (818.750) (1 of 800) - 1972
€ 66.000
Possibilità di finanziamentoDescrizione
LANCIA FULVIA SPORT 1600 ZAGATO (818-750) costruita solamente tra il 1971 ed il 1972 questa è una delle sole 800.
Rara vettura di alto interesse collezionistico e storico di sicura rivalutazione nel tempo, iscritta come auto storico all'ASI con attestato ed omologazione Targa Oro, modello molto raro costruito in soli 800 esemplari negli anni 1971/72. Targhe bianche e libretto del 1992, sostituite per cambio provincia,5 proprietari precedenti,monta motore tipo 818.750 testa fialla di derivazione HF seconda serie con cv 115. Carrozzeria colore rosso in condizioni da concorso, fatto restauro totale nel 2012, risanata la carrozzeria e sostituiti i fondi del pianale, riverniciatura totale della carrozzeria e revisione della meccanica, interni in perfette condizioni, comature pari al nuovo, perfettamente funzionante,percorsi in totale km 75.000 e solo km 4.000 dal restauro, appena sostituita la batteria. Accessoriata con stcca batteria, vetri elettrici, libretto uso e manutenzione,doppie chiavi,disponibile volante originale e altri 4 cerchi in lega di colore argento. Pronta per un uso immediato.
Storia del modello e curiosità
Come era già avvenuto per la Appia, la Flavia e Flaminia, la Lancia diede a Zagato l'incarico di realizzare la versione sport della Fulvia, dotata di carrozzeria in alluminio e aerodinamica.
Disegnata da Ercole Spada, e allestita nelle officine della carrozzeria milanese a Terrazzano di Rho, la Fulvia Sport aveva una linea con coda del tipo fastback, estremamente moderna e filante.
Lanciata nel 1965, la Sport aveva la stessa meccanica della Coupé - tranne il rapporto al ponte - ma grazie alla migliore aerodinamica raggiungeva velocità di punta più elevate. Nonostante ciò non venne quasi mai impiegata nelle competizioni rally a causa della maggiore delicatezza della monoscocca su cui poggiava la carrozzeria in alluminio e delle caratteristiche generali più adatte all'impiego in pista (dove la Lancia all'epoca non correva).
Più che in base all'evoluzione tecnica (che seguì passo passo quella delle coupé), si possono distinguere le varie "serie" della Zagato tramite l'uso dei materiali utilizzati per la carrozzeria.
La Sport infatti adottò una carrozzeria integralmente in Peraluman solo tra il 1965 ed il 1967. Nel periodo 1968-70 la carrozzeria divenne in acciaio, con cofano, portiere e sportello del vano della ruota di scorta in Peraluman. Il portellone è sempre stato in acciaio su tutte le versioni. L'evoluzione della meccanica e delle motorizzazioni segue quella delle Coupé, tranne per la motorizzazione 1231 cm³. Al salone dell'automobile di Torino del 1968 la Sport Zagato venne presentata anche in una inedita variante spyder che, tuttavia, non ebbe alcun seguito commerciale, a causa dei mutati piani industriali Lancia in concomitanza con il passaggio di proprietà del marchio alla Fiat, che di certo mal sopportava queste costose collaborazioni artigianali a fronte dei limitati introiti derivati dalle vendite. Particolarità della Fulvia Sport Zagato fu il portellone che si apriva elettricamente con un pulsante posizionato sul cruscotto. Un motorino elettrico posizionato sotto il portellone al centro dell'apertura del bagagliaio sollevava il portellone di alcuni centimetri sufficienti a far circolare aria nell'abitacolo. un lusso per l'epoca...
Nel 1970 venne adottata la meccanica della seconda serie sulle ultime 600 scocche della prima serie.
A fine 1970 la carrozzeria divenne integralmente in acciaio perdendo le parti mobili in Peraluman, essendo stato il modello leggermente ridisegnato da Mittino per aggiornare funzionalmente il corpo vettura, alzando il padiglione per un accesso meno difficoltoso e allargando i parafanghi di modo da poter ospitare pneumatici maggiorati. Il cofano motore, che sulle serie precedenti era, in modo inconsueto, incernierato sul fianco destro, fu inoltre incernierato sull'anteriore, come volevano le regole di sicurezza dell'epoca.
La produzione cessò nel 1972, dopo che la Zagato aveva assemblato circa 6.183 esemplari.
L'origine artigianale della Fulvia Sport determinò un'asimmetria nelle forme dei parafanghi, asimmetria conservata anche sulle scocche della seconda serie.
Di particolare interesse storico e collezionistico è la serie definita Competizione, che su richiesta di clienti sportivi o della Squadra Corse Lancia, furono allestite con carrozzeria in Peraluman alleggerita, finestratura laterale e posteriore in plexiglas, passaruota allargati e cerchioni Campagnolo 6J13.
Nonostante fossero destinate all'attività sportiva, le Competizione avevano motorizzazioni di serie (motori 818.302 e 818.303) non in allestimento HF. Solo sulla Sport 1600 fu utilizzata la motorizzazione HF (seconda serie), ma il logo HF non compare (la vettura ha lo stesso assetto delle 1,3 S e Lancia non richiese mai l'omologazione della vettura per le corse).
Nel 1969 Maglioli e Pinto, a bordo della Fulvia prototipo con telaio 001911, motore 818.540 e cambio a 5 marce, si piazzarono undicesimi assoluti e primi della classe prototipi alla 24 ore di Daytona.
La ripartizione tra le varie versioni è la seguente:
- Fulvia Sport 818.132, 1216 cc (80 CV): 202 esemplari prodotti dal 1965 al 1967
- Fulvia Sport 1.3 818.332, 1298 cc (87 CV): 1578 esemplari prodotti dal 1967 al 1969 (di cui circa 700 con carrozzeria in Peraluman)
- Fulvia Sport 1.3 S 818.362, 1298 cc (93 CV): 1898 esemplari prodotti dal 1968 al 1970 (alcune, su specifica richiesta hanno carrozzeria in Peraluman)
- Fulvia Sport 1.3 S seconda serie 818.650, 1298 cc (90 CV): 2600 esemplari prodotti tra il 1970 ed il 1972 (di cui 600 con carrozzeria prima serie denominate serie 1 e ½)
- Fulvia Sport 1600 818.750, 1584 cc (115 CV): 800 esemplari prodotti tra il 1971 ed il 1972
I numeri di produzione sono indicativi perché la numerazione presenta discontinuità.
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